Santilli, il grande scienziato “capracottese” ignorato dalla scienza ufficiale

19 Gennaio 2012 2 Di Pro Loco Capracotta

Esiste una tenzione fra Einstein e uno scienziato naturalizzato americano di origini molisane, Ruggero Maria Santilli nato a Capracotta l’8 settembre del 1935. Einstein, per ovvie naturali ragioni, ignora che Santilli ponga in discussione le sue teorie, o meglio, le considera di gran lunga superate.

Ma andiamo per ordine e cerchiamo di capire chi è Ruggero Maria Santilli personaggio abbastanza controverso – acclamato da studiosi di mezzo mondo che lo hanno proposto candidato al Premio Nobel per la Fisica – tenacemente aborrito da un altrettanto buon numero di scienziati che albergano nell’altra metà del mondo.

Brillante studente all’università di Napoli si laurea in Fisica ottenendo il Dottorato di Ricerca in Fisica Teorica presso l’università di Torino. Nel 1968 accogliendo l’invito dell’università di Miami a svolgere attività di ricerca con i fondi della NASA si trasferisce in America. Insegna Fisica all’università di Boston per poi passare al MIT una delle più importanti università di ricerca del mondo con sede a Cambridge nel Massachussetts e raggiunge l’apice della carriera come fisico teorico al Dipartimento di Matematica dell’Università di Harvard.
Lo scorso settembre ha organizzato attraverso la: Ruggero Maria Santilli Foundation associazione di cui è presidente e fondatore, la conferenza internazionale su Astrofisica e Cosmologia della Materia e dell’Antimateria, presso la Repubblica di San Marino che gli ha conferito la più alta onorificenza: la nomina di Commendatore di Gran Croce dell’Ordine Equestre di Sant’Agata. Al convegno Si sono stati trattati molti argomenti: l’espansione accelerata dell’Universo, il BigBang, la Materia Oscura, l’Energia Oscura e i Buchi Neri.

Ma cosa ancora più importante sono state presentate le verifiche sperimentali, effettuate da scienziati europei e degli Stati Uniti, di un’ipotesi teorica ‘inventata’ proprio da Santilli che basandosi sugli innovativi concetti di isoredshift ed isoblueshift, prevede deviazioni all’interno dei mezzi materiali della celeberrima Teoria della Relavità Speciale di Einstein. Il prof. Santilli è noto nel mondo della scienza per aver proposto nel 1978, quand’era all’università di Harvard, una generalizzazione strutturale della meccanica quantistica e della relatività ristretta ai cosiddetti sistemi interni (particelle che si muovono una a contatto con o dentro l’altra, come nella struttura degli androni, nuclei o stelle, piuttosto che particelle muoventesi nel vuoto, come nella struttura atomica descritta nella meccanica quantistica e relatività di Einstein). Per tale formulazione Santilli dovette inventare matematiche completamente nuove, oggi note come matematiche Santilliane e nel frattempo ha ricevuto consensi da tutto il mondo. Ad esempio Karl Popper il grande filosofo inglese della scienza, in uno dei suoi ultimi libri ha espresso grande approvazione per i suoi studi, come anche il fisico americano Micho Kaku; mentre la scienza ufficiale continua ad ignorarlo anche se ha scoperto una nuova specie chimica, chiamata “magnecolare” diversa da quella “molecolare” adatta ad una combusione completa che rimorrebbe l’idrogeno dall’atmosfera, e quindi, di grande interesse ecologico.

Ma perché noi molisani di tale genio della Fisica non ne abbiamo quasi mai sentito parlare?
Nel 1995 Santilli organizzò un convegno internazionale, proprio nel Molise, nel castello Pignatelli di Monteroduni, una settimana di congressi scientifici che videro la partecipazione di oltre 150 fra scienziati, membri dei Comitati nobel, direttori di Laboratori di Fisica, presidenti delle accademie scientifiche, proprio per discutere e divulgare le invenzioni venute dopo quella di Einstein, incluse quelle di matematica pura, fisica, chimica ed ingegneria. Il rapporto con la classe politica di allora (tranne qualche eccezione) fu pessimo tanto che Santilli se ne andò sbattendosi dietro le porte e giurando che non avrebbe mai più rimesso piede in Molise. Ma ciò che è più grave la stampa nazionale non si accorse o, come Santilli sostiene, non volle accorgersi di quello che era accaduto a Monteroduni: sei volumi di atti di quel convegno e tre monografie per 3000 pagine di nuove ricerche. Già perché Santilli, senza mezzi termini, denuncia l’ostracismo della stampa, definendola assoldata e politicizzata, cieca e sorda di fronte all’invenzione di quel nuovo carburante pulito, a struttura non molecolare, oggi chiamato “Santilli MagneGas”.
Se un giorno gli si dovesse dar ragione si potrebbe definirlo: ecologista per eccellenza, tanto ci tiene a far comprendere che il Pianeta va salvato e che lui da anni è impegnato in questo senso al punto che tra le tante santilli 2cose ha studiato un sistema per il disinquinamento delle acque reflue a seguito della molatura delle olive; problema che interessa il Molise come tutti i paesi del Mediterraneo produttori di olio.

Ma perché Santilli ce l’ha con Einstein?
In effetti Santilli nega di avercela con lo scienziato tedesco anzi, ammise in una intervista: “l’ho sempre lodato chiamando la consistenza assiomatica della relatività ristretta majestic. E aggiunge: “Tutti i problemi etici e scientifici contemporanei non sono causati da Einstein, ma dai suoi seguaci che si appoggiano al suo nome per avere credibilità . Gli articoli di Einstein sono seri perché identificano con chiarezza le condizioni di applicabilità che sono quelle particelle di onde elettromagnetiche muoventesi nel vuoto. Da questo i seguaci di Einstein hanno esteso l’applicazione delle sue teorie a tutto l’universo in una maniera non scientifica perché fatta senza esprimere le limitazioni ed approssimazioni consequenziali”.
Non siamo in grado di esprimere un giudizio sul valore scientifico di questo illustre studioso, ci siamo limitati a tracciarne il profilo per renderlo meglio noto ai molisani.

Articolo di Vittoria Todisco

Articolo originale da: Il Quotidiano del Molise

[3630 visualizzazioni]