Le origini del nome

Ci sono numerosi studi, più o meno seri, sull’origine della denominazione della nostra cittadina. Una interpretazione filologica, che ha raccolto fino a poco tempo fa una discreta fortuna, riconduce il nome dell’abitato a un’origine indoeuropea. Capracotta deriverebbe dalla combinazione di due termini: “cap”, luogo elevato, e “kott”, luogo roccioso. Due elementi che caratterizzano il territorio capracottese. I sostenitori di questa ipotesi, però, arrivano a siffatta conclusione attraverso una lunga comparazione di toponimi soltanto apparentemente simili.

Secondo altri, Capracotta deriverebbe, invece, dal latino “castra cocta” e attesterebbe l’esistenza di un accampamento militare romano protetto da un “ager coctus”, cioè un muro di cinta in mattoni. Esiste anche una versione “unna”, basata sulla presunta somiglianza fonetica tra l’antica città mediorientale di Karakorum e Capracotta.

I più recenti orientamenti della toponomastica spingono verso una interpretazione più letterale della denominazione. In questo contesto, un recentissimo studio ha aperto la strada a un’altra ipotesi: quella longobarda. Il toponimo alluderebbe alla tradizione religiosa pagana dei primi conquistatori Longobardi di sacrificare una capra, in onore del dio Thor, prima di insediarsi in un luogo appena conquistato e mangiarne le carni come rito apotropaico per scongiurare il rischio di esaurimento delle fonti di sostentamento del gruppo tribale che, diventando stanziale, si faceva comunità. Questa ipotesi si basa su una particolareggiata indagine sulle persistenze della lingua longobarda nella toponomastica cittadina e dei Comuni limitrofi e su alcuni aspetti delle vicende politiche, sociali e militari dell’Italia centro-meridionale successive alla caduta dell’Impero romano.

Francesco Di Rienzo

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